leggendo il tuo post ho pensato a Virginia Woolf:«Solo l’autobiografia è letteratura, i romanzi sono la scorza, e alla fine si arriva al nocciolo: o io o tu», scriveva. Quando Michael Cunningham scrisse Le Ore, studiò da moltissime fonti differenti la vita di Virginia ma non per raccontare la realtà, ma per poter raccontare una giornata plausibile della vita della scrittrice. Tutti gli elementi di realtà: nomi, personaggi, luoghi, i fiori, Mrs Dalloway, hanno dato vita a una finta ma vera giornata biografica alla quale, se non fosse stato per l’ammissione dello scrittore, avremmo probabilmente creduto.
Forse siamo tutti alberi e la realtà della vita che abbiamo vissuto e che viviamo noi e gli altri, è la resina.
Cara Federica, leggo le tue parole e vorrei tuffarmi nei libri di Nadia Fusini, nei carteggi e diari di Virginia Woolf, ne Le Ore. Per ora mi rituffo tra le mail - per ora, perché scrivere la newsletter è anche un modo per coltivare la piacevolezza.
Anche a me gli orsi stanno parecchio simpatici e il libro di Nastassja Martin, nonostante racconti un incontro violento, è nella lista delle cose da leggere. La newsletter mi ha messo di buon umore per tutta la giornata, che ora scorre più fluida, non ho dubbi. Grazie per i tuoi consigli, per la tua scrittura gentile e la tua gentilezza che insegni anche a scuola. Io tua allieva alla Holden, momenti che stanno nel cuore.
Grazie a te Michela, che bello saperti di buonumore, complice anche la newsletter. L'incontro di Nastassja Martin con l'orso è un incontro importante, sotto tanti punti di vista. Leggendola possiamo partecipare anche noi alla sua ricerca e metamorfosi, nel nostro caso senza cicatrici. Buone letture!
Cara Silvia, già sai — già tutte e tutti, che ti leggono, sanno. Non si può non sapere. Ma quello che riesce a sorprendermi ogni volta sono i dettagli in penombra, quelli che da soli racchiudono tutta la tua cura, attenzione, rispetto — il tempo che ti prendi, per dire, di illuminare in didascalia il nome di chi ha tradotto.
Cara Silvia, che piacere leggerti e ripensare a quel primo corso alla Holden fatto con te! Se non ti avessi incontrato oggi non sarei qui a scrivere o, almeno, a provarci! Quanto ai libri che citi, ho letto Credere allo spirito selvaggio e ne sono rimasta affascinata, mi sono pentita solo di averlo preso sul Kindle e non poterlo prestare! Mi ricordo le nostre conversazioni su fiction e autofiction, le cose che scrivi qui a proposito del coinvolgimento di persone reali e delle eventuali conseguenze. Cose quanto mai attuali per me, inviluppata proprio in nodi familiari!
Cara Lucia, felicissima di ritrovarti qui! L'impatto delle narrazioni autobiografiche sulle persone che, loro malgrado, vengono raccontate nelle storie che scriviamo è qualcosa a cui spesso non si pensa, da lettori. 'Credere allo spirito selvaggio' è davvero un gran libro. Buona scrittura e in bocca al lupo con i nodi familiari.
Meraviglia, Silvia! Non è una newsletter, sono tre in una. Densa, intensa, da leggere e rileggere per me. E ci mancavi tu con tutti questi nuovi libri da scoprire 🤦🏻♀️. Grazie, la mente e il cuore fanno capriole di gioia 🌟
Anch'io faccio capriole a leggere le tue parole! Hai ragione, sono almeno tre newsletter. Per lavoro frequento così tanto la scrittura breve che qui ho deciso di concedermi un longform. Con parsimonia, una volta al mese. Poi si torna telegrafici. Grazie Letizia!
Grazie Silvia. Una delle cose che mi hai insegnato, e lo ricordo bene, è di essere buoni con le persone di cui si scrive. È un essere buoni in senso ampio, delicati, accurati, discreti. Tu lo spiegavi meglio ma io me la ricordo così.
È un argomento importante. Si può anche essere tranchant, giudicanti o prendere posizione, l'importante è ricordare che si sta parlando di persone realmente esistenti (o esistite) e prendersi le proprie responsabilità. La donna che nella serie tv Baby Reindeer è impersonata da Martha ora minaccia di fare causa a Netflix. Non sarebbe il primo caso, accadde anche con Narcos. Grazie a te!
Mamma mia Silvia, ogni volta che ti leggo è come sbirciare dalla porta socchiusa di un' immensa biblioteca rivestita di libri e di rovere, all'interno di una bellissima, luminosa villa circondata da un parco. Vorresti avere 1000 vite per sederti davanti alla finestra e leggere tutto
Grazie mille Monica! Non ti sto a raccontare la fatica di scremare, avrei voluto aggiungere altri consigli di lettura ma ci sarà tempo nelle prossime newsletter.
Cara Silvia,
leggendo il tuo post ho pensato a Virginia Woolf:«Solo l’autobiografia è letteratura, i romanzi sono la scorza, e alla fine si arriva al nocciolo: o io o tu», scriveva. Quando Michael Cunningham scrisse Le Ore, studiò da moltissime fonti differenti la vita di Virginia ma non per raccontare la realtà, ma per poter raccontare una giornata plausibile della vita della scrittrice. Tutti gli elementi di realtà: nomi, personaggi, luoghi, i fiori, Mrs Dalloway, hanno dato vita a una finta ma vera giornata biografica alla quale, se non fosse stato per l’ammissione dello scrittore, avremmo probabilmente creduto.
Forse siamo tutti alberi e la realtà della vita che abbiamo vissuto e che viviamo noi e gli altri, è la resina.
Grazie sempre
Federica
Cara Federica, leggo le tue parole e vorrei tuffarmi nei libri di Nadia Fusini, nei carteggi e diari di Virginia Woolf, ne Le Ore. Per ora mi rituffo tra le mail - per ora, perché scrivere la newsletter è anche un modo per coltivare la piacevolezza.
Ricambio il tuo messaggio bellissimo con 'Some Trees' di John Ashbery, che mi ricorda la tua riflessione sul fatto che siamo tutti alberi. Qui in lingua originale https://www.writing.upenn.edu/~afilreis/88/some-trees.html, qui una traduzione https://poesiesullalbero.blogspot.com/2019/01/certi-alberi-john-ashbery.html
Un abbraccio!
Cara Silvia,
Anche a me gli orsi stanno parecchio simpatici e il libro di Nastassja Martin, nonostante racconti un incontro violento, è nella lista delle cose da leggere. La newsletter mi ha messo di buon umore per tutta la giornata, che ora scorre più fluida, non ho dubbi. Grazie per i tuoi consigli, per la tua scrittura gentile e la tua gentilezza che insegni anche a scuola. Io tua allieva alla Holden, momenti che stanno nel cuore.
Grazie e rimpolpo la lista delle letture future.
Michela
Grazie a te Michela, che bello saperti di buonumore, complice anche la newsletter. L'incontro di Nastassja Martin con l'orso è un incontro importante, sotto tanti punti di vista. Leggendola possiamo partecipare anche noi alla sua ricerca e metamorfosi, nel nostro caso senza cicatrici. Buone letture!
Cara Silvia, già sai — già tutte e tutti, che ti leggono, sanno. Non si può non sapere. Ma quello che riesce a sorprendermi ogni volta sono i dettagli in penombra, quelli che da soli racchiudono tutta la tua cura, attenzione, rispetto — il tempo che ti prendi, per dire, di illuminare in didascalia il nome di chi ha tradotto.
Grazie, Silvia.
M
Lunga vita ai traduttori! Grazie di cuore Martina. Anche io so che per notare la cura serve uno sguardo attento e sensibile, come il tuo. Un abbraccio
Cara Silvia, che piacere leggerti e ripensare a quel primo corso alla Holden fatto con te! Se non ti avessi incontrato oggi non sarei qui a scrivere o, almeno, a provarci! Quanto ai libri che citi, ho letto Credere allo spirito selvaggio e ne sono rimasta affascinata, mi sono pentita solo di averlo preso sul Kindle e non poterlo prestare! Mi ricordo le nostre conversazioni su fiction e autofiction, le cose che scrivi qui a proposito del coinvolgimento di persone reali e delle eventuali conseguenze. Cose quanto mai attuali per me, inviluppata proprio in nodi familiari!
Grazie, Lucia
Cara Lucia, felicissima di ritrovarti qui! L'impatto delle narrazioni autobiografiche sulle persone che, loro malgrado, vengono raccontate nelle storie che scriviamo è qualcosa a cui spesso non si pensa, da lettori. 'Credere allo spirito selvaggio' è davvero un gran libro. Buona scrittura e in bocca al lupo con i nodi familiari.
Meraviglia, Silvia! Non è una newsletter, sono tre in una. Densa, intensa, da leggere e rileggere per me. E ci mancavi tu con tutti questi nuovi libri da scoprire 🤦🏻♀️. Grazie, la mente e il cuore fanno capriole di gioia 🌟
Anch'io faccio capriole a leggere le tue parole! Hai ragione, sono almeno tre newsletter. Per lavoro frequento così tanto la scrittura breve che qui ho deciso di concedermi un longform. Con parsimonia, una volta al mese. Poi si torna telegrafici. Grazie Letizia!
Lunga vita al longform!
Bellissima Silvia! Per il corso alla Holden ci faccio un pensiero :)
Grazie mille Antonella! Felice che ti sia piaciuta 🐻
Grazie Silvia. Una delle cose che mi hai insegnato, e lo ricordo bene, è di essere buoni con le persone di cui si scrive. È un essere buoni in senso ampio, delicati, accurati, discreti. Tu lo spiegavi meglio ma io me la ricordo così.
È un argomento importante. Si può anche essere tranchant, giudicanti o prendere posizione, l'importante è ricordare che si sta parlando di persone realmente esistenti (o esistite) e prendersi le proprie responsabilità. La donna che nella serie tv Baby Reindeer è impersonata da Martha ora minaccia di fare causa a Netflix. Non sarebbe il primo caso, accadde anche con Narcos. Grazie a te!
Mamma mia Silvia, ogni volta che ti leggo è come sbirciare dalla porta socchiusa di un' immensa biblioteca rivestita di libri e di rovere, all'interno di una bellissima, luminosa villa circondata da un parco. Vorresti avere 1000 vite per sederti davanti alla finestra e leggere tutto
Grazie mille Monica! Non ti sto a raccontare la fatica di scremare, avrei voluto aggiungere altri consigli di lettura ma ci sarà tempo nelle prossime newsletter.